Scopri il tuo nome in KANJI!

Chi erano i Samurai ? 

Tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero    

Sakura - fiore di ciliegio“Tra i fiori (il migliore è) il ciliegio, tra gli uomini il guerriero”, questo è l’antico verso che loda il fiore di ciliegio, simbolo dei Samurai e spiega l’analogìa tra la caducità della vita dei samurai con la bellezza e la breve vita dei fiori di ciliegio. Il guerriero, infatti, considera la morte in battaglia come l'unico modo onorevole di lasciare la Samurai vita.

I samurai erano servitori al servizio dei governatori locali, i Daimyo (feudatari). La traduzione, infatti, della parola “samurai” è proprio “servitore”.

Essi, però, non vanno confusi con i comuni “soldati” che combattevano solo durante le guerre e svolgevano mansioni più umili.

I samurai erano sì, dei guerrieri, ma altamente specializzati e professionali, i quali arrivavano a meritare di servire i daimyo, solo Sakura - simbolo dei samuraidopo anni di dure esercitazioni. La funzione dei samurai forse si avvicina più alle moderne “guardie del corpo”, anche se non hanno alcuna relazione con esse, per diverse ragioni.

Una tra queste è che essi dovevano provenire da famiglie nobili per poter aspirare ad ottenere questo ambito impiego. Inoltre, oltre a padroneggiare le tecniche militari, doveva praticare le diverse arti, tipiche della nobiltà giapponese, come lo shodo (via della scrittura), chado (la via del the) , lo zen (meditazione buddista), ecc. a dimostrare la padronanza non solo del suo corpo, ma anche dello spirito.

Il Samurai doveva rappresentare infatti l’ideale della perfezione umana. 

Per riuscire ad arrivare a tale grado di perfezione e disciplinare sé stessi sia come uomini e come guerrieri, osservavano un rigido codice militare, chiamato Bushido (la via del guerriero), che imponeva loro una condotta etica ineccepibile, oltre che militare.

 

  

天皇陛下 Tennoheika L'Imperatore Dei Cieli

Il Giappone è l’unico Paese ad avere ancora la figura dell’Imperatore. L’Imperatore e tutta la famiglia Imperiale sono profondamente rispettati dal Popolo Giapponese che li venera come fossero dei Dei Viventi. Questo atteggiamento “eccessivamente riverenziale” presso il proprio sovrano viene visto con curiosità dall’Occidente che non comprende il motivo di tale “esagerazione”. La sua figura, in realtà, si avvicina più al nostro Papa.

Il motivo di tale  “esagerazione” puo’ essere spiegato solo con la storia della nascita della dinastia e del popolo giapponese che viene raccontato nel Kojiki (cronache dell’antichità), il più antico documento letterario della storia giapponese.

 

Dal Kojiki apprendiamo la seguente mitologia:

All’inizio dei tempi si formano Cielo e Terra e con essi due Divinità Principali con il compito di creare tutte le manifestazioni della Natura; i fratelli Izanagi e Izanami che creano le isole giapponesi ed altre Divinità Naturali per governare il creato.

I  più importanti fra questi erano Amaterasu (Dea del Sole con il compito di governare il Cielo) ed i suoi fratelli Susano-o (Dio della Tempesta con il compito di governare il Mare)  e Tsukuyomi (Dio della Luna, con il compito di governare la Notte). 

Amaterasu, a seguito di un contrasto con Susano-o, (che ribellandosi agli Dei, non volendo governare il Mare, scatenò per rivalsa, cicloni, terremoti e maremoti, devastando le nuove terre), si ritirò offesa in una caverna che chiuse con una grossa pietra: sul mondo caddero allora le tenebre. Tutte le divinità dell'Olimpo nipponico si allarmarono e si riunirono allora davanti alla caverna per pregare Amaterasu di tornare tra loro e di riportare la luce, ma la dea del Sole era irremovibile. Per cercare di attirare la sua attenzione, quindi tutti gli Dei escogitarono un piano: misero uno specchio davanti all'entrata chiusa della grotta e fecero ballare Ame-no-Uzume, la dea dell'Alba. Le grida e le risa degli dei spinsero Amaterasu a sbirciare per capire cosa stesse succedendo e in quel momento la sua immagine venne riflessa dallo specchio. Amaterasu, che non si era mai vista allo specchio, rimase affascinata e venne convinta ad uscire dalla grotta. E così il Sole tornò a splendere nel cielo.

Susano-o venne esiliato sul mondo terreno, su una delle isole neocreate Itzumo o Yamato (attuale isola di Honshu, la principale isola giapponese), dove conduce una vita solitaria.

Qui ad un certo punto conosce una famiglia terrestre, tormentata da un drago ad otto teste, il quale viene una volta l’anno per divorare una delle sue figlie. Susano-o promette di uccidere il drago, in cambio di avere in sposa l’ultima figlia sopravvissuta. Con la sua Spada tagliò le 8 teste del drago e così si sposò con la figlia rimasta da cui procreò diversi figli, uno tra questi, Okuni-nushi verrà designato a governare su Yamato.

Passano diverse generazioni, quando Amaterasu notò il paese di Yamato, divenuto rigoglioso ed accogliente e decise di donarlo al figlio Oshi-o-mimi. Tale paese era però sotto il governo della stirpe di Okuni-nushi da diverse generazioni ed Amaterasu cercò un modo per assoggettare al proprio volere. Dopo due tentativi infruttuosi, mandò sul paese di Yamato, Takemi-kazushi un giovane molto forte, figlio del dio Itsunohabari, il quale batte il figlio più forte di Okuni-nushi.

Yamato è quindi da ora dominato dalla discendenza di Amaterasu e dato in governo a Ninigi, figlio di Oshi-o-mini al suo posto.

Nel momento dell’investitura celeste, Amaterasu consegna a Ninigi, i tre tesori, simboli della dinastia giapponese:

·          La collana di pietre ricurve, che Amaterasu ricevette in dono dal padre Izanagi al momento della sua nascita, per governare il Cielo;

·          Lo specchio, col quale gli dèi l’avevano fatta uscire quando era rinchiusa nella caverna,

·          La spada, che ricevette in dono da Susano-o, segno di pacificazione.

Lo specchio, la spada e i gioielli, i tre tesori che scesero dal cielo insieme a Ninigi, sono tuttora il simbolo dell'investitura divina del legittimo mikado. L'investitura del nuovo imperatore del Giappone avviene infatti dalla presa di possesso di questi tre tesori, che simboleggiano le virtù della saggezza, coraggio e benevolenza.

Lo specchio [Yata no kagami] è considerato manifestazione della dea del sole Amaterasu-ō-mi-kami e quindi fondamento del dogma di stato della divinità del sovrano. È conservato nel tempio di Ise.

La spada [Kusanagi no tsurugi] è conservata nel tempio di Atsuta.

I gioielli [Yasakani no magatama] sono conservati nel palazzo imperiale.

 

Jimmu (Jimmu-tenno), uno dei figli di Ninigi, dalla penisola di Kyushu (a sud del Giappone) conquistò tutto il paese, divenendo il Primo Imperatore di Yamato, nome leggendario del Giappone.

 

 

  

Cerca nel sito

Japanese Tattoo © 2010 All rights reserved.